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E’ lui, sì è proprio lui: il nuovo (Eroe) che avanza

Hanno già triturato i maroni con le interviste a Tony, “il parrucchiere di fiducia”, che rimarca come da lui vada spesso per rilassarsi, ritoccarsi il ciuffo e farsi la manicure (ahia, se questo può sottintendere qualcosa!). Non manca nemmeno già la moglie Agnese, “confusa per quello che sta succedendo” e che non sarà mai First Lady: “Non è il ruolo al quale ambisco” (la voglio proprio vedere a mantenere il punto e continuare a fare l’insegnante precaria e la mamma nel tempo che resta, invece che incontrare Obama e Michelle…). Da rimarcare la finora mancata scoperta della fidanzatina delle superiori (un po’ di pazienza, che diamine!) e le battute veloci scambiate in sagrestia da qualche cronista d’assalto con il parroco dell’oratorio, che ci sarà senz’altro e non può mancare mai nonostante l’età quasi da adolescente (vince la democristianità fin dai pannolini, nel Suo caso) del nuovo Eroe castiga-vecchi-e-nuovi-arnesi. Posso aggiungere io qualcosa, ché l’ho visto scendere dal treno in arrivo da Firenze a Tiburtina, e camminava normale, come uno di noi, quindi (mi virgoletto) “umile, che non se la tira come tutti i politici. E questo fa ben sperare”. Nell’occasione ero con Roberto Uggeri, grande conduttore radiofonico, che quindi – eventualmente – avvalorerà la mia tesi molto più credibilmente di quanto possa fare io. Non siamo riusciti quella sera fredda, buia e non tempestosa a cogliere i Suoi gusti musicali, anche se – pareva: non posso metterci la mano sul fuoco, ma se ne tenga conto nel caso – fischiettasse. Qualcuno, comunque, a breve, ce li svelerà; a richiesta di chi chiedesse a me un parere – son sempre pronto, per la stampa di servizio – si sappia che non giuro Pupo (sarebbe perfetto, per un sacco di ragioni) ma punto su Battisti, e son quasi certo di averci preso.